Questo glossario contiene le definizioni per i termini relativi alla diagnosi, terapia e prevenzione dell'arresto cardiaco improvviso e altri disturbi del ritmo cardiaco.

Abuso di alcol.
L'abuso di alcol per un periodo prolungato ha un effetto tossico sul muscolo cardiaco.

AED.
Vedere Defibrillatore esterno.

Alta pressione sanguigna (ipertensione).
La pressione sanguigna alta incontrollata provoca un sovraccarico del cuore per pompare il sangue attraverso il corpo. Un cuore costantemente sovraccaricato progredisce poi in insufficienza cardiaca.

Anamnesi.
raccolta a scopo diagnostico dei dati riguardanti i precedenti fisiologici e patologici, personali ed ereditari di un paziente.

Aritmia.
Una frequenza cardiaca irregolare. Potrebbe essere un ritmo patologicamente lento (bradicardia), oppure troppo veloce (tachicardia). Vedere anche bradicardia e tachicardia.

Arresto cardiaco improvviso.
L'arresto cardiaco si manifesta quando le camere inferiori del cuore (ventricoli) sviluppano improvvisamente un ritmo rapido irregolare (fibrillazione ventricolare) e i ventricoli che vibrano non riescono a pompare sangue nel corpo. Nel giro di pochi secondi, la persona manifesterà assenza di polso e perderà i sensi. Senza un intervento immediato, la persona quasi sempre muore. L'arresto cardiaco improvviso non è un attacco cardiaco. L'attacco cardiaco è un problema di tenuta del cuore; una o più arterie che trasportano sangue al cuore viene ostruita. L'ossigeno nel sangue non può raggiungere il muscolo cardiaco e questo risulta danneggiato.

Arteriosclerosi.
Vedere Coronaropatia.

Atrio.
Il cuore è suddiviso in quattro camere. Le camere superiori sono dette atri, quelle inferiori sono dette ventricoli. Gli atri ricevono il sangue dalle vene e lo pompano nei ventricoli attraverso la valvola tricuspide (destra) o mitrale (sinistra). Vedere la pagina Funzione e struttura del cuore per ulteriori informazioni.

Atri Plurale di atrio.
Vedere Atrio.

Attacco cardiaco o infarto miocardico. Quando il muscolo cardiaco è danneggiato perché il sangue non è più in grado di raggiungerlo, si manifesta un attacco cardiaco. Un attacco cardiaco è anche detto infarto miocardico perché lo strato intermedio del muscolo cardiaco (miocardio) è danneggiato o non è più funzionale (infarto). Vedere la pagina Attacco cardiaco o Arresto cardiaco improvviso per ulteriori informazioni.

Bradicardia.
Una condizione in cui il cuore batte a meno di 60 battiti al minuto. Questa frequenza cardiaca può essere troppo lenta o irregolare per soddisfare le esigenze del corpo (la situazione è diversa in una persona fisicamente in forma che può avere una frequenza inferiore a 60).

Cardiomiopatia.
La cardiomiopatia è una patologia del muscolo cardiaco. Il cuore non è più in grado di pompare sangue e, in taluni casi, il ritmo cardiaco è disturbato, cosa che provoca battiti cardiaci irregolari o aritmie. In genere, non viene mai rintracciata la causa precisa del danneggiamento del muscolo.

Cardiologo.
Medico specializzato nella diagnosi e cura di cardiopatie. Vedere la pagina Tipi di medici e specialisti per ulteriori informazioni.

Cardioversione.
Per trattare ritmi cardiaci rapidi si utilizza una terapia che prevede il defibrillatore cardioverter impiantabile (ICD). La cardioversione consiste nell'erogazione di una scossa di energia più o meno elevata, a seconda della terapia necessaria per arrestare il ritmo rapido.

Cateterizzazione cardiaca.
La cateterizzazione cardiaca (anche detta angiogramma coronarico) è una procedura che permette al medico di "vedere" come funziona il cuore. L'esame prevede l'inserimento di un tubo lungo e stretto chiamato catetere nel vaso sanguigno di un arto superiore o inferiore e il suo indirizzamento nel cuore, con l'ausilio di uno speciale dispositivo a raggi X. La sostanza di contrasto viene iniettata attraverso il catetere, in modo che si creino dei filmati a raggi X delle valvole, arterie coronariche e camere cardiache. Vedere la pagina Test diagnostici per ulteriori informazioni.

Chirurgia di ablazione (Chirurgia di ablazione mediante catetere).
In questa procedura uno o più tubi sottili e flessibili (cateteri), vengono introdotti sotto la guida dei raggi x nei vasi sanguigni e direzionati verso il muscolo cardiaco. L'erogazione di una radiofrequenza distrugge aree molto piccole di tessuto che danno luogo a segnali elettrici inusuali.

Coronaropatia.
Una delle cause più comuni di insufficienza cardiaca negli Stati Uniti. L'indurimento delle arterie coronariche provoca l'ostruzione del flusso sanguigno, che a sua volta causa un indebolimento del muscolo cardiaco. Le arterie coronariche ostruite provocano anche attacchi cardiaci, danneggiando la porzione interessata del muscolo cardiaco.

Defibrillatore.
Vedere sotto.

Defibrillatore esterno.
Dispositivi portatili usati per stimolare elettricamente un cuore in fibrillazione. Utilizzando un defibrillatore esterno, attraverso le piastre e gli elettrodi posizionati sul torace di un paziente passano forti scosse elettriche.

Defibrillatore esterno automatico.
Vedere Defibrillatore esterno.

Defibrillatore esterno manuale.
Dispositivi portatili usati per stimolare elettricamente un cuore in fibrillazione. Utilizzando un defibrillatore esterno, attraverso le piastre e gli elettrodi posizionati sul torace di un paziente passano forti scosse elettriche.

Defibrillatore (cardioverter) impiantabile (ICD).
Un ICD è un piccolo apparecchio impiantato all'interno del corpo che tratta ritmi cardiaci patologicamente rapidi. Può erogare diversi tipi di terapie, inclusa la cardioversione, la defibrillazione e la stimolazione anti-tachicardica. Un ICD in genere è impiantato nella parte superiore del petto, sotto la clavicola.

Defibrillazione.
Un'opzione terapeutica con ICD utilizzata per trattare la fibrillazione ventricolare. La defibrillazione consiste nell'erogare scosse ad alta energia.

Defibrillazione esterna.
La defibrillazione esterna è una scossa elettrica applicata al cuore, attraverso piastre posizionate sul petto, al fine di riavviare il sistema elettrico del cuore. La defibrillazione esterna può essere eseguita usando un defibrillatore manuale esterno oppure un defibrillatore esterno automatico.

Dissincronia.
Una condizione in cui le due camere inferiori del cuore non battono in sincronia come avviene di norma. In un cuore normale, entrambe le parti battono insieme e sono effettivamente "sincronizzate".

ECG sotto sforzo.
Vedere Test di sforzo.

Ecocardiologo.
Un cardiologo che esegue esami cardiovascolari utilizzando ecocardiogrammi per produrre un'immagine del cuore e dei grandi vasi usando onde acustiche ad alta frequenza.

Ecocardiogramma (eco).
Un tipo di esame a ultrasuoni che utilizza onde audio a picchi elevati per produrre un'immagine del cuore. L'ecocardiogramma viene utilizzato per valutare la capacità del cuore di riempire le camere di sangue e pomparlo nel resto del corpo ad ogni battito (definita frazione di eiezione). Vedere la pagina Test diagnostici per ulteriori informazioni.

Elettrocardiogramma (ECG).
Una registrazione dell'attività cardiaca. Per i portatori di pacemaker, la lettura di un ECG viene eseguita periodicamente per registrare l'interazione del pacemaker con il cuore. Vedere la pagina Test diagnostici per ulteriori informazioni.

Elettrocatetere.
Un filo sottile isolato con elettrodi (contatti elettrici) situato in prossimità della punta.

Elettrofisiologo.
Un cardiologo specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle aritmie. Gli elettrofisiologi sono degli esperti della funzione elettrica del cuore.

Farmaci antiaritmici.
Farmaci destinati a prevenire o curare l'aritmia cardiaca.

Farmaci chemioterapici.
Determinati farmaci usati nella chemioterapia possono indebolire il muscolo cardiaco e provocare una bassa frazione di eiezione e insufficienza cardiaca.

Fibrillazione atriale.
Impulsi atriali irregolari, estremamente rapidi. Questa frequenza rapida non permette agli atri di pompare sangue in modo efficace nei ventricoli. Può anche causare battiti ventricolari irregolarmente rapidi.

Fibrillazione ventricolare.
Un disturbo del ritmo cardiaco che ha origine nei ventricoli. È caratterizzata da un ritmo cardiaco patologicamente rapido che è anche molto instabile e irregolare. Durante la fibrillazione ventricolare, i segnali elettrici si muovono in modo caotico lungo il cuore, prevenendone il battito regolare. Spesso questo provoca svenimenti. Se non viene trattata può provocare arresto cardiaco.

Flutter atriale.
Un'aritmia cardiaca in cui le contrazioni atriali sono rapide (230-380 al minuto), ma regolari.

Frazione di eiezione.
La misurazione di quanto sangue (frazione o percentuale di sangue) le camere di pompaggio del cuore (i ventricoli sinistro e destro), sono in grado di pompare o di eiettare e di fornire agli organi (cervello, reni, fegato, ecc.) e ai muscoli del corpo. Per ulteriori informazioni sulla frazione di eiezione leggere la pagina Diagnosi .

Infarto miocardico (o attacco cardiaco).
Dopo uno o più attacchi cardiaci, il tessuto cicatrizzato non permette al cuore di funzionare in modo efficiente e questo provoca un indebolimento e una dilatazione delle camere cardiache (ventricolo destro e sinistro) e spesso sfocia in un'insufficienza cardiaca. Vedere Attacco cardiaco.

Infermiere cardiovascolare.
Lavora in un ambiente ospedaliero dove vengono monitorati pazienti affetti da aritmie e altri problemi cardiaci.

Infermiere di laboratorio addetto ai cateteri (laboratorio cateteri/elettrofisiologia (EP)).
Partecipa a studi di elettrofisiologia e interventi chirurgici per pacemaker e defibrillatori cardioverter impiantabili (ICD).

Insufficienza cardiaca.
L'insufficienza cardiaca si manifesta quando il muscolo cardiaco non pompa sangue a sufficienza, necessario per il corpo. "Insufficienza" non significa che il cuore ha smesso di pompare, ma soltanto che non riesce a pompare in maniera efficace come dovrebbe. L'insufficienza cardiaca è molto spesso causata da un problema del ventricolo sinistro del cuore.

Miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco).
La miocardite spesso è causata da un'infezione virale, che provoca il danneggiamento del muscolo cardiaco.

Monitor Holter.
Un dispositivo che misura e registra il ritmo cardiaco nel corso di 1-3 giorni. Questo esame può essere eseguito nei casi in cui un ECG non mostra l'aritmia e si sospetta comunque che essa sia la causa dei sintomi. Sul torace vengono applicati cerotti dotati di fili. I fili sono collegati a un monitor portatile che può essere applicato alla borsa o alla cintura.

Morte cardiaca improvvisa.
Morte naturale dovuta a cause cardiache, che si notano dalla perdita improvvisa di coscienza entro un'ora dalla comparsa di sintomi acuti. La cardiopatia preesistente può essere nota o meno, ma il momento e la modalità del decesso sono imprevisti.

Multiple Gated Acquisition Test (MUGA).
Una piccola dose di materiale radioattivo viene iniettata in via endovenosa nel flusso sanguigno. Un apparecchio di scansione rivela poi quanto sangue è in grado di eiettare il cuore sia dal ventricolo destro che sinistro.

Nodo atrioventricolare (nodo AV o giunzione AV).
Anche detto nodo atrioventricolare. Un gruppo di cellule situato in mezzo al cuore. I segnali elettrici provenienti dal nodo del seno atriale (SA) attraversano il nodo AV prima di passare nel resto del cuore. Il nodo AV aiuta a mantenere in sincronia la frequenza delle camere cardiache superiore e inferiore. Quando il nodo AV è bloccato, può risultare un battito cardiaco lento detto blocco cardiaco. Un pacemaker artificiale può sostituire un nodo AV bloccato e ripristinare una frequenza cardiaca più normale.

Nodo del seno atriale (nodo SA).
Un gruppo di celle poste nell'atrio destro che invia segnali elettrici che fanno pompare il cuore. Il nodo SA è il pacemaker naturale del cuore. Questi segnali viaggiano dal nodo SA, attraverso il nodo atrioventricolare (AV) e poi al resto del cuore. Anche il nodo SA risponde all'esigenza di una frequenza cardiaca più rapida. Se una persona è sotto sforzo o agitata, il corpo necessiterà di una maggiore circolazione sanguigna. Un nodo SA sano risponde a questi cambiamenti nel corpo e aumenta la frequenza cardiaca di conseguenza.

Nodo sinusale (nodo SA).
Vedere nodo del seno atriale.

Nuclear Scan-Cardiolite.
Per questo esame, viene iniettata una sostanza radioattiva in fase di esercizio. Poi viene scattata un'immagine speciale del cuore, per vedere la capacità di flusso del sangue attraverso il cuore.

Pacemaker.
Un sistema pacemaker è un sistema elettrico composto da due parti che comprende un generatore di impulsi (pacemaker) e uno o due elettrocateteri, o fili che erogano impulsi al cuore. Gli elettrocateteri riportano anche i segnali dal cuore. "Leggendo" questi segnali, il generatore di impulsi è in grado di monitorare l'attività cardiaca e di rispondere in modo appropriato. Un pacemaker aiuta a stimolare il cuore quando la frequenza naturale è troppo lenta (bradicardia), in modo che pompi sufficiente sangue nel corpo.

Percorso di conduzione.
I percorsi che conducono impulsi elettrici agli atri attraverso il nodo atrioventricolare (AV) e intorno ai ventricoli, provocando quindi il battito e il pompaggio di sangue da parte del cuore in tutto il corpo.

Programmatore.
Un piccolo computer usato a livello ambulatoriale per il controllo del pacemaker. Spesso il magnete del programmatore viene applicato sul pacemaker per raccogliere le informazioni memorizzate nel pacemaker.

Questionario di valutazione del rischio.
Un questionario studiato per valutare il rischio di una persona nei confronti dell'arresto cardiaco improvviso.

Radionuclide Angiogram (RNA) Test.
Vedere Multiple Gated Acquisition Test (MUGA).

Registratore esterno.
Un dispositivo che monitora il ritmo e la frequenza cardiaci fino ad un mese. Nel corso di questo esame, il paziente indossa un dispositivo sul polso o intorno alla vita. Quando si manifestano i sintomi, il paziente preme un pulsante sul dispositivo per eseguire la registrazione dell'attività cardiaca appena avvenuta.

Registratore impiantabile.
Un dispositivo che monitora in modo continuo il ritmo cardiaco per un massimo di 14 mesi. Questo piccolo dispositivo viene applicato sotto la pelle nel corso di una procedura, in anestesia locale, della durata di circa 20 minuti. Quando si manifesta un sintomo, il paziente dispone un attivatore manuale sul registratore. Successivamente, un medico analizza le informazioni memorizzate.

Rianimazione cardiopolmonare (RCP).
La RCP è la spinta meccanica del cuore (le mani premono sulla gabbia toracica) e la respirazione (attraverso la bocca) eseguite in base a uno schema ritmico. Queste azioni mantengono la circolazione del sangue e dell'ossigeno nel corpo. La RCP è spesso utilizzata come risposta di pronto intervento fino all'applicazione di un defibrillatore esterno che riavvia il cuore.

Ritmo cardiaco rapido sostenuto (tachicardia).
Le tachicardie quali la fibrillazione atriale sostenute per un lungo periodo possono provocare una frazione di eiezione bassa e danni al muscolo cardiaco.

Sincope.
Perdita temporanea di coscienza dovuta a una mancanza di sangue nella porzione principale del cervello.

Sistema elettrico cardiaco.
Il cuore dispone di un sistema elettrico proprio. Tessuti speciali conducono segnali elettrici che si muovono lungo i percorsi del cuore per stimolarlo a battere, cioè le contrazioni delle camere del cuore pompano il sangue nel cuore e nel corpo. Vedere la pagina Sistema elettrico cardiaco per ulteriori informazioni.

Specialista del ritmo cardiaco.
Vedere Elettrofisiologo.

Stimolazione.
Il defibrillatore può trasmettere impulsi di stimolazione quando il battito cardiaco è semplicemente un po' più rapido. Quando si manifestano diversi impulsi rapidamente, in genere non vengono sentiti. Il paziente può percepire vertigini o capogiri a causa dell'aumento della frequenza cardiaca.

Studio di elettrofisiologia.
Uno studio utilizzato per valutare il sistema elettrico del cuore. Vedere la pagina Test diagnostici per ulteriori informazioni.

Tachiaritmia.
Vedere Tachicardia.

Tachicardia.
Una categoria di disturbi del ritmo cardiaco (aritmie), caratterizzata da un ritmo cardiaco patologicamente rapido o irregolare. Cause note delle tachiaritmie includono coronaropatie, attacco cardiaco e patologia del muscolo cardiaco.

Tachicardia sopraventricolare.
Un'aritmia veloce (superiore a 100 battiti al minuto) che dà origine ad un impulso elettrico rapido. Ci sono molti tipi di tachicardie sopraventricolari, ognuno chiamato in base al punto in cui si origina.

Tachicardia ventricolare.
Un disturbo del ritmo cardiaco che ha origine nelle camere inferiori. La tachicardia ventricolare è caratterizzata da un ritmo cardiaco rapido, durante il quale i pazienti possono svenire, percepire vertigini, o addirittura collassare. Durante la tachicardia, il cuore non pompa sangue in modo efficiente come fa durante il ritmo normale e le contrazioni rapide non permettono che si riempia adeguatamente di sangue tra i battiti. La tachicardia ventricolare può essere pericolosa e potenzialmente fatale se non viene trattata adeguatamente. Vedere la pagina Tachicardia ventricolare per ulteriori informazioni.

Team specializzato in ritmo cardiaco.
Un team di medici, infermieri e altri professionisti sanitari che forniscono assistenza in caso di una condizione cardiaca e altre condizioni mediche. Vedere la pagina Tipi di medici e specialisti per ulteriori informazioni.

Tecnico addetto al monitoraggio.
Osserva i monitor del ritmo cardiaco in ambito ospedaliero dopo un intervento chirurgico. Altri compiti possono includere l'esecuzione di elettrocardiogrammi (ECG) e la gestione del follow-up del paziente.

Tecnico cardiovascolare.
Assiste i medici con procedure e interventi chirurgici cardiovascolari.

Terapia di stimolazione di supporto a lungo termine.
Talvolta dopo aver erogato una scossa, la frequenza cardiaca può essere troppo lenta. In questo caso, oppure per altri motivi, il cuore può rallentare; il defibrillatore invia quindi impulsi di stimolazione, come un pacemaker, che riportano la frequenza cardiaca a livelli normali.

Test della tavola di inclinazione.
Questa procedura tenta di simulare condizioni che possono provocare aritmia. Permette al medico di capire come la pressione sanguigna, la frequenza e il ritmo cardiaco rispondono ad un cambiamento della posizione da disteso a in piedi. Il paziente è adagiato su una tavola, riceve un farmaco e la tavola viene inclinata di vari gradi. Il test in genere dura un paio d'ore.

Test diagnostico.
Si tratta di un esame prescritto dal medico al fine di stabilire o escludere una condizione. Vedere la pagina Test diagnostici per ulteriori informazioni.

Test di sforzo.
Rivela la capacità di funzionamento del cuore sotto sforzo. Vedere la pagina Test diagnostici per ulteriori informazioni.

Valvulopatia.
Una della quattro valvole del cuore (due aortiche, due mitrali) possono essere ristrette (stenosi) o perdere, limitando così il flusso sanguigno al cuore. In certi casi, l'endocardite valvolare (infezione delle valvole cardiache) può provocare danni alle valvole, bloccando il flusso sanguigno.

Valvulopatia.
Le valvole all'interno del cuore umano si aprono e si chiudono automaticamente per controllare il flusso di sangue che entra, attraversa ed esce dal cuore. Queste valvole si aprono per garantire che il sangue scorra nelle camere cardiache come richiesto e si chiudono per garantire che non rifluisca nel cuore dopo essere stato pompato nei polmoni e nel corpo.

Ventricolo.
Una delle due camere inferiori del cuore. Il ventricolo destro pompa sangue nei polmoni. Il ventricolo sinistro pompa sangue agli organi del corpo.